sabato 25 febbraio 2012

LA DONNA EMANCIPATA SULLA PASSERELLA DI ERMANNO SCERVINO



Musica stile Carmina burana versione rimodernata, fortemente ritmata ed elettrizzata, passerella specchio, bagliori blu notte che aprono squarci di luce nel buio totale. E poi vestali dai capelli raccolti che fuoriescono rapide e sicure su tacchi vertiginosi da un argenteo cancello a motivi floreali. È questa, nei suoi tratti essenziali, la scenografia pensata dagli architetti per l’ultima sfilata di Ermanno Scervino, che in un’atmosfera onirica presenta la sua collezione autunno/inverno 2013 tra gli applausi di un pubblico nuovamente stupefatto dalle sue abili creazioni.
Apre la sfilata un’impeccabile Bianca Balti, splendida amazzone in un corsetto verde foresta che preannuncia fin dall’inizio il fulcro della collezione: è il punto vita, alto e ben delineato, ad essere posto al centro dell’elaborazione creativa dello stilista. Uno dopo l’altro si avvicendano sulla passerella i capi d’alta moda progettati da Scervino, che per questa collezione ha attinto spunti dalla Venezia settecentesca e dall’Inghilterra dell’Hempshire; alle tonalità scure, con verdi cupi e varie declinazioni del castano, dal cuoio al testa di moro, seguono poi le gradazioni del bianco e dei grigi che si esprimono in cappotti in lana con inserti in pelliccia e che si interrompono per cedere il passo alla comparsa di un rosso fragola che stupisce senza essere stucchevole.
Ai primi cap indossati a coronamento di una moda donna che si vuole richiamare al mondo equestre - la cui influenza è perfettamente visibile nella scelta di pantaloni larghi sui fianchi ma con una chiusura aderente sulla caviglia -  senza però perdere la propria femminilità, seguono i fiocchi di seta che chiudono sapienti acconciature voluminose anni ’20, abbinate ad abiti da sera sensuali nelle loro trasparenze, che elogiano il corpo di una donna emancipata capace però di non perdere la sua classe. Eleganza senza austerità dunque, linee morbide sulla vita, che a tratti disegnano increspature di seta, ma rigide nei corpetti, in un connubio di successo che conferma ancora una volta la ricercatezza stilistica di Scervino, capace di fondere abilmente richiami diversi coniugando la tradizione al futuro.
"Questa collezione è una delle più impegnative - confida Ermanno che veste Angelina Jolie e Sharon Stone - perché sono andato oltre la nostalgia per proiettarmi in un universo di seduzione emancipata. Nel mondo non ci potrebbe essere emancipazione senza le donne!".











































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